La Fondazione Antonio Mazzotta

e Roberto Ciaccio

sono lieti di invitare la S.V.

alla serata video-musicale dedicata alla mostra

in corso al KUPFERSTICHKABINETT  DI  BERLINO

(23 Marzo - 25 Giugno 2006)

 

“Revenants”

ROBERTO  CIACCIO

 

Lunedì 22 maggio 2006, ore 21

Fondazione Antonio Mazzotta

Foro Buonaparte 50 - Milano

 

 

 

 

Verrà presentato un video realizzato da Davide Comelli

 

Il Maestro ANTONIO BALLISTA eseguirà al pianoforte brani del concerto tenutosi a Berlino in occasione della mostra   

 

Interverranno insieme all’artista: PIETRO  BELLASI,  BRUNO  CORA’ e  ANDREAS SCHALHORN

 

 

Sponsor Ufficiale dell’esposizione   TRANSPHARMA Sas

Ufficio Stampa  Alessandra Pozzi Tel. 02 878380  -   E-mail : ufficiostampa@mazzotta.it

 

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Un concerto che accompagna un video che racconta un’esposizione. Visitare una mostra guardando un film commentato da un pianoforte. La musica è quella che il maestro Antonio Ballista ha scelto di eseguire per “dare voce” ai monoprints di Roberto Ciaccio raccolti al Kupferstichkabinett di Berlino fino al 25 giugno sotto il titolo “Revenants”. Il video è quello che Davide Comelli ha girato assieme a Roberto Ciaccio stesso nel corso dell’allestimento e dell’inaugurazione.

 

Un evento particolare, quello del 22 maggio alla Fondazione Mazzotta, per vivere a distanza l’occasione artistica dell’esposizione berlinese. Un modo originale per presentare una ricerca che pone il senso dell’origine e soprattutto dell’originale tra i suoi concetti di maggiore forza. Nel lavoro di Roberto Ciaccio, già presente con importanti mostre monografiche in Musei e Fondazioni italiane e internazionali, è infatti intensa la presenza dell’aura dell’opera, spinta verso l’unicità proprio laddove gli strumenti della riproducibilità tecnica (la stampa) sembrerebbero negarla.

 

Se il video restituisce l’impatto d’immagine della mostra, anche nel suo “farsi”, la musica del maestro Ballista ne esprime lo spessore emotivo, con una selezione attenta di brani che per molti saranno una felice scoperta, una matrice di molte personali visioni. In particolare, spiegano Ballista e Ciaccio, “La cathédrale engloutie di Debussy rappresenta l’assenza, mentre i Klavierstücke di Stockhausen traducono acusticamente la dimensione metallica della lastra incisa. Eolian Arp di Cowell, suonato direttamente sulle corde del piano, ripropone il suono sospeso dell’origine e Dream di John Cage trasporta nel continuum che è proprio delle sequenze seriali e cromatiche”.

 

La serata del 22 maggio porta in Italia la suggestione dei “Revenants” di Ciaccio, i “Fantasmi” di un artista che “condivide con Heidegger - scrive il filosofo Remo Bodei - l’idea fondamentale che la verità o le cose del mondo non si presentino in piena luce, in diretta evidenza, ma nel contrasto tra luce e ombra, come quello che, appunto, si mostra dentro la radura di un bosco, dove il chiarore penetra più abbondante attraverso i rami e le foglie degli alberi e la luce danza leggera (leicht); dove non appare nel suo radioso trionfo, ma spartisce la sua presenza con le ombre. L’opera d’arte, per Heidegger, custodisce appunto questo manifestarsi/nascondersi delle cose”.